L’allenamento con cardio frequenzimetro telemetrico

Possiamo dire che chiunque faccia sport e si alleni in maniera continua, abbia provato, almeno una volta, ad usare il cardio frequenzimetro. In effetti è il primo strumento che possiamo acquistare, anche a basso costo, per monitorare l’esercizio fisico. Quando i battiti salgono vuol dire che sto durando fatica, quando scendono vuol dire che sto recuperando, e fin qui niente di strano è solamente “logico”. Ma effettivamente quali sono i parametri che bisogna prendere in considerazione per effettuare un buon allenamento con il cardio frequenzimetro ? Bè, credo che sia una domanda difficile da rispondere e l’argomento è molto particolare, cercherò di affrontare la risposta con “cautela” e con un minimo di senso. La frequenza cardiaca in genere (a riposo, a soglia, al massimo etc.. etc) varia da soggetto a soggetto, varia da età ad età, varia dallo stato di forma e dal carico interno. Quindi come è possibile determinare qual’è quella giusta ? Una volta si usava la formulina di Cooper (220-l’età) o quella di Karvonen (che comprendeva anche la frequenza a riposo), ma adesso sono un po troppo generiche e la tecnologia ci è venuta incontro con varie metodologie per scoprire qual’è quella più veritiera. Gli strumenti che abbiamo in mano per determinarla di solito sono i test da sforzo, un esempio è il test di conconi (incrementale massimale). Tanto dipende anche dal tipo di sport che si pratica, per esempio per un Tennista un test conconi sulla bike non è molto indicato, o meglio non ci dice un granché visto che il gesto atletico è completamente diverso da quello eseguito durante le gare o allenamenti. Quindi arrivando al sodo posso dire quello che faccio io con un semplice tablet Mac, un cardio Polar bluetooth e l’applicazione Polar Team app. Basta inserire i parametri base del soggetto da testare e lo si monitorizza durante una sessione di allenamento, ovviamente cercando di farlo arrivare al limite.Riepilogo Polar Team - Cecilia Sacchi(2015-01-26 17.51)Questo è un esempio di un training su bike intensivo di una ciclista. Il test comprendeva 3 picchi massimali da 1 min – 2 min e 3 min ed un TimeTrialTest di 10 min. A me interessava vedere non solo i parametri Max e Medio ma anche i recuperi quindi la mia interpretazione da questa valutazione è stata: valore max 189, valore medio basso 147, stato di fitness buono visto il buon recupero. Non ho dati incontrovertibili in mano, non è un protocollo scientifico, ma mi posso rendere conto di come funziona il cuore dell’atleta e soprattutto il test lo posso ripetere tranquillamente senza aver bisogno di attrezzature costose. Come al solito tutto dipende dall’obiettivo che cerchiamo di ottenere. In questo caso era quello di dare dati cardiaci “più vicini possibile alla realtà” dove l’atleta potesse lavorare attraverso l’uso del cardio. Ovviamente la stessa cosa è possibile farla anche per altre discipline sportive di squadra o non, data la versatilità dell’apparecchio telemetrico la cui portata arriva fino a 60 mt circa.

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Alessandro Pardocchi

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