Il TENNIS …….per noi tecnici preparatori un mondo “complesso”

—-> Canale Youtube Alessandro Pardocchi Personal Trainer

Qualche sera fa ho visto un programma su sky intitolato “L’universo di Stephen Hawking”, un’incredibile avventura nella mente del piu’ celebre scienziato vivente alla scoperta delle sue teorie e di alcuni tra i piu’ affascinanti aspetti della cosmologia. Per spiegare la parte legata alle leggi dell’universo dei pianeti faceva riferimento al Tennis…. molto curioso. Per farla breve veniva detto che il gioco del Tennis è regolamentato da 2 tipologie di leggi, una è quella dell’uomo, ovvero, le regole e l’altra è la legge dell’universo e della fisica, ovvero, gravità, moto, forza etc.. etc. La cosa curiosa è che l’esempio finiva col dire “in base alle leggi delle fisica la pallina sa sempre dove andrà a cadere“. Ovviamente quello era un simpatico modo per spiegare l’evoluzione dei pianeti su un piano comprensibile anche per i non addetti ai lavori che guardano il programma, perché il Tennis secondo me risponde anche ad un’altra legge, ovvero quella della complessità. Avendo imparato a giocare a Tennis da bambino non faccio tanta difficoltà a rigiocare “decentemente” anche se rimango fermo per tanto tempo, ma la vera difficoltà sta nel migliorare. Ebbene si, la mia domanda nasce spontanea …. e mi viene fatta da tantissimi appassionati del circolo  “senti ma …., come faccio a migliorare il mio Tennis ?”. In base alla mia esperienza di tennista, preparatore fisico e mental trainer posso senz’altro dire un po di cosette ed analizzare la situazione da diversi punti di vista.

1) Chiunque s’intenda di Tennis sa che per giocare bene per prima cosa bisogna “usare bene la testa” per seconda “ci vogliono le gambe” e per terza “saper usare il braccio” che cosa vuol dire ? Vuol dire che se non ci mettiamo bene la testa sarà difficile sfruttare al meglio le proprie caratteristiche, anche se le abbiamo già acquisite con la tecnica ed il talento personale. Brad Gilbert (tennista di alto livello degli anni 90) scrive in un suo libro :“il vero problema dei tennisti di club è che giocano a Tennis nello stesso modo di quando saltano la corda”, infatti per la prima regola (inventata da me 😉 ) della complessità sarà ovvio dirlo ma “in una partita di Tennis non esistono mai due palle (ovvero l’esecuzione di un colpo) che sono colpite nel solito modo. Ogni colpo ha una storia a sé. Ed anche ogni situazione di gioco ha una storia a sé. Quindi per ricapitolare, sia che si giochi una partita di torneo, o che si che si faccia un’ora di palleggio, per migliorare il proprio livello del Tennis prima di tutto ci vuole concentrazione ! Per tentare, addirittura, di vincere le partite ci vuole anche una strategia ed una attenzione all’avversario molto scrupolosa.

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2) La preparazione fisica, soprattutto in Italia, è molto sottovalutata, spesso si pensa che solo i top player debbano allenarsi fuori dal campo, invece secondo la mia seconda regola della complessità “chiunque giochi a Tennis deve sapere dove mette i propri piedi perché saranno loro che comanderanno il colpo anche nella parte alta” e se io non alleno continuamente fuori dal campo anche questa capacità coordinativa come posso saper in un momento molto concitato come uno scambio dove metto i piedi ? Inoltre tante volte si osservano giocatori (anche di buon livello) che aspettano il colpo come se aspettassero il bus alla fermata …. ma io chiedo sempre ai miei allievi in modo un po colorito: “ma quando guardate le partite in Tv che osservate ? solo il culo della Sharapova ? Basti vedere qualsiasi partita e si può notare come i giocatori non stiano mai fermi ! Sono sempre in movimento. Ma secondo voi, se non servisse a qualcosa chi glielo farebbe fare di muoversi continuamnente e sprecare energie ? Il motivo è che se io mi muovo costantemente saltellando sul posto sono sempre in anticipo sul colpo e posso utilizzare l’effetto fionda (ovvero il momento di spinta con le gambe dal basso verso l’alto) quindi la palla acquista peso e va più forte. A questo punto il salto della corda come allenamento ha il suo senso.

3) Il timing e la velocità di braccio sono concetti difficili da fa passare agli allievi ed è per questo che i top player si allenano dalle 6 alle 8 ore al giorno. Il feeling che si comprende quando si esegue un colpo in modo continuo non è riproducibile fuori dal campo ed a livello cognitivo se non lo si ripete molto spesso il problema è che ce lo dimentichiamo. Quindi per farla breve, il miglior alleato per migliorare a giocare a Tennis è femmina e si chiama costanza !! Giocare spesso e cercare di risolvere un problema (analizzare e correggere un difetto) al mese è la cosa migliore, troppe informazioni tutte insieme sono difficili da gestire per il nostro cervello. La cosa che consiglio io è almeno ogni 15 gg di fare un ora con il maestro che ti può consigliare su cosa a livello di priorità migliorare e come.

4) Se parliamo di Tennisti agonisti che giocano almeno qualche competizione durante l’anno(esempio coppia italia ed i vari tornei estivi), l’integrazione è una parte importante e molto spesso la si sottovaluta per 2 motivi, il primo è l’idratazione ed il secondo è lo sbilanciamento dei carboidrati a dispetto delle proteine. Il tennis è un gioco che si effettua prevalentemente in estate, molto probabilmente sotto il sole ed è un gioco con un altissimo dispendio di liquidi. Se prendiamo di riferimento un Tennista agonista “medio” commette 2 grandi errori:  il primo è non idratarsi adeguatamente prima della partita ilsecondo quello di non reintegrare bene alla fine dalla partite con sostanze che gli permetterebbero di recuperare meglio. Infatti sempre considerando il “tennista medio” si può notare che di norma ci sia un abbondante uso di pane e pasta ed uno scarsissimo apporto proteico. Proveniendo da sport abbastanza faticosi come il triathlon ed in base alla mia esperienza diretta io consiglio sempre ai miei giocatori di assumere almeno ogni 2/3 giorni un frullato di proteine alla mattina a colazione, aumenta di molto il recupero muscolare e la ricostruzione delle fibre distrutte durante gli allenameni intensi. Invece sull’uso/abuso di sali minerali durante la partita io sono contrario, semmai è consigliato l’uso di maltodestrine durante il match se dovesse andare per le lunghe (una partita di un’ora / ora e mezzo non fa assolutamente testo). Per riassumere se si volesse integrare con un certo criterio è possiblie saperne di più attraverso una ditta di integratori con cui collaboro che è la Food Company ed in particolare con il Kit Tennis, le maltodestrine da usare pre e durante la partita e le proteine alla mattina.

Riepilogando credo che si riesca veramente a capire, dopo queste considerazioni, quanto sia complesso “migliorare nel tennis”, le variabili sono sempre tante ed il fattore tempo insieme a quello economico non aiutano di certo. Mi sento di spendere una parola in più nelle situazioni, o meglio dire realtà (il tennis club Freestyle Valico per esempio) dove ci sono professionisti in grado di analizzare bene le particolarità del soggetto e con la possibilità di seguire a 360 ° le persone che vogliono migliorare dalla tecnica alla preparazione fisica a quella mentale.

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