Il Benessere e lo Sport nella relazione d’aiuto

CANALE YOU TUBE ALESSANDRO PARDOCCHI PERSONAL TRAINER

Nel mio lavoro spesso viene sottovalutata la funzione della relazione tra allievo ed Istruttore. Quando una persona acquista o richiede un servizio di consulenza per migliorare: le performance, il proprio benessere, il body shape (la forma fisica estetica) oppure per cercare di affrontare lo stress in modo più sostenibile è sempre una simbolica richiesta d’aiuto. Come mai? Perché al tempo attuale dove sul web trovi veramente di tutto se fosse in grado di farlo da solo non avrebbe (quasi) nessuna scusa. Da parte mia essere a disposizione di una persona che ha un obiettivo, un desiderio è sempre un atto operativo che richiede un fondamentale primo passo, ovvero, l’analisi della domanda d’aiuto.

Che cosa vuol dire?

Provenendo da una formazione in Counseling ad Orientamento Psicoanalitico questo tipo di funzione è insita nell’atto del professionista che ha il compito di aiutare il cliente. E praticamente si traduce nel rendere consapevole l’utente “che posto occupa nel disagio che lamenta”. In poche parole in una serie di sedute di ascolto e di interazione tra operatore e cliente, si cerca di far migliorare la presa di coscienza della responsabilità personale del cliente nel poter e dover affrontare quello che sta portando nel setting analitico. Lo so sono termici abbastanza tecnici, allora proverò a metterlo sotto forma di esempio.

Mettiamo il caso che una persona mi contatti per “dimagrire”. In quel caso qual’è la domanda di aiuto? “Aiutami a perdere peso e dimagrire, a non riprendere peso in futuro ad avere un forma migliore, perché da solo non riesco a farlo”. Quindi il mio scopo non è solo quello di fargli fare degli esercizi, di farlo correre, di fargli fare un regime alimentare corretto. Bisogna che il soggetto prenda consapevolezza di quello che vuol dire benessere, del perché si è “trascurato” a tal punto da essere arrivato a quel peso, di come dovrebbe affrontare la propria vita in futuro e che può sicuramente farlo in modo autonomo.

Tutto questo si traduce in una parola “responsabilità”, passata e futura.

Ecco perché la parte tecnica (gli esercizi, l’allenamento) per me è la parte più semplice. Cosa che non vedo fare ad alcuni altri colleghi che mettono le persone a camminare per ore sui tapis-roulant senza nessun tipo di senso. Come una recente ricerca scientifica ha dimostrato, l’80% delle competenze degli allenatori deve essere relazionale e solo il 20% tecnica.

CANALE YOU TUBE ALESSANDRO PARDOCCHI PERSONAL TRAINER

Ma allora perché sport e benessere? Per due semplici motivi:

– se sei uno sportivo che cerca le performance devi migliorare il tuo benessere al di fuori dell’impegno fisico.

– se sei una persona che cerca il benessere personale devi iniziare a muoverti in modo consapevole (fare sport), senza che per forza tu diventi un agonista di una disciplina sportiva, ti devi divertire!

Nella mia esperienza di professionista ho aiutato professionisti nel mondo dello sport a performare e persone “normali” a rimettersi in forma. In entrambi i casi la mia funzione era quella di aiutarli a limitare lo stress cronico che era insito in entrambe le situazioni. Mi spiego meglio. Il PRO (sportivo professionista) sottopone in modo sistematico sotto STRESS sia il corpo che la mente perché ha come obiettivo portare se stesso al limite per “vincere” o arrivarci più vicino possibile.

La persona normale, molto spesso, sottopone se stesso ad uno STRESS cronico dovuto a fattori ambientali che hanno una gestione “complicata”: lavoro, famiglia, relazioni sentimentali, scarsa attività fisica etc. etc. Quindi in antitesi operativa, ma con lo stesso comune denominatore. Ovvero quello di migliorare la propria percezione di benessere come persona, come essere umano. Ed ecco che qui entra in ballo il “ludus” l’atto ludico, il divertimento in quello che si fa. Bisogna ri-valutare la parte emotiva della soddisfazione nell’“essere” non solo “nel fare”. Per lo sportivo non si può esigere che si diverta durante la performance pura, quello per lui è lavoro! Quindi bisogna che organizzi il suo “ludus” fuori dallo sport. Per la persona normale, invece, il suo “ludus” deve essere nel fare sport, per staccare la spina da una vita piena di impegni e responsabilità oggettive. Noi non ci rendiamo conto di quanto la parte emotiva influisca nella nostra vita. Per assurdo se io obbligassi un Manager che lavora 10 ore e più il giorno con un carico di stress elevato a fare anche 2 ore il giorno di attività fisica per forza, non migliorerei il suo stato di benessere ma, molto probabilmente, lo peggiorerei. E’ per questo che è necessaria una corretta analisi del contesto di vita della persona.

Lo sport ed il benessere sono il mio “pane quotidiano”. Da Ex Ironman so cosa vuol dire portare il proprio corpo al limite. Da Personal Trainer sono veramente convinto di quanto sia indispensabile prestare attenzione al proprio benessere per migliorare la propria vita. Il mio compito è quello di aiutare la persona a ripristinare questa presa di responsabilità.

CANALE YOU TUBE ALESSANDRO PARDOCCHI PERSONAL TRAINER

Alessandro Pardocchi

———————————————————-

FUNCTIONAL TOOLS

Omega 3

https://amzn.to/2LD5cvI

Stepper

https://amzn.to/3q63YrR

Cardiofrequenzimetro

https://amzn.to/2LBOAUX

KIT elestici STROOPS 

https://amzn.to/3a7byNj

Balance Board

https://amzn.to/370LvW2

Tappetino

https://amzn.to/3a7Bng1

Cardio Frequenzimetro Bluetooth & ANT +

https://amzn.to/3jPmYIJ

Elastici Fitness

https://amzn.to/3jR7kMV

Battle Ropes (funi navali)

https://amzn.to/3tXIj7r